/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperti 534 trasferimenti illeciti eseguiti da money transfer

Scoperti 534 trasferimenti illeciti eseguiti da money transfer

Per 228.000 euro: Gdf Livorno denuncia due fratelli

LIVORNO, 09 maggio 2024, 11:34

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Avrebbero utilizzato i dati e l'identità di persone ignare o di clienti occasionali per intestare loro fittizie transazioni di trasferimento di denaro e garantire così l'anonimato ai reali esecutori delle rimesse di soldi. E' l'accusa contestata a due fratelli di origine pakistana, titolari di quattro agenzie di money transfer a Livorno, Cecina e Grosseto, denunciati dalla Guardia di finanza livornese a seguito di indagini che hanno portato alla scoperta di 534 illecite operazioni di trasferimento di denaro per oltre 228.000 euro, su 24.989 operazioni monitorate per un importo inviato complessivamente di 5.679.144,63 euro.
    Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, ricettazione, mancata osservanza degli obblighi di adeguata verifica della clientela previsti dalla normativa in materia di prevenzione e contrasto dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo i reati ipotizzati nell'ambito delle indagini partite dai controlli ai due fratelli, titolari di ditte individuali money transfer "connotate da molteplici e significativi allert di rischio". L'analisi dei conti correnti e della documentazione contabile e extra-contabile acquisita con perquisizioni locali e informatiche presso nei quattro punti vendita, avrebbero poi consentito di accertare, si spiega in una nota della Guardia di finanza, "come i due fratelli al fine di garantire l'anonimato ai propri clienti ed eludere la normativa antiriciclaggio che grava sui servizi di rimessa di denaro, avessero utilizzato i dati e l'identità di persone ignare e/o clienti occasionali cui intestare fittizie transazioni di trasferimento di denaro". Sono stati sentiti gli stessi clienti delle agenzie ispezionate i quali, in alcuni casi, avrebbero disconosciuto i trasferimenti registrati a loro nome affermando di non averli mai effettuati o di aver effettuato solo alcune delle operazioni che risultavano a loro nome. Per realizzare il "sistema di frode" sarebbe stati appunto usati documenti falsi, rubati o smarriti nonché i dati anagrafici di soggetti del tutto ignari delle operazioni finanziarie agli stessi intestate. I due fratelli sono stati anche segnalati all'Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi per la conseguente cessazione dall'esercizio dell'attività.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza