/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mons.Savino a candidati in Europa,rifuggite politica clientelare

Mons.Savino a candidati in Europa,rifuggite politica clientelare

Lettera aperta del vescovo di Cassano e vicepresidente della Cei

ROMA, 09 maggio 2024, 11:35

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Critiche per l'autonomia differenziata ma anche per le violenze viste in alcune manifestazioni contro gli studenti e per l'annoso problema della mancanza di lavoro soprattutto al Sud: è quanto si legge nella lettera aperta ai candidati nelle elezioni europee di mons.
    Francesco Savino, vescovo di Cassano all'Jonio e vicepresidente della Cei. "Questa mia lettera a voi è un atto politico", esordisce il vescovo, nel senso di una "piena assunzione di responsabilità di chi, come me, convinto da sempre, come avrebbe detto don Lorenzo Milani, che 'il problema degli altri è uguale al mio, sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l'avarizia'".
    Il vescovo si dice "schierato con la gente che fa fatica, dalla parte di chi è stato privato di ogni dignità e compagno di strada degli ultimi, di quanti sono costretti al silenzio, degli scomunicati, dei falliti, dei tanti che vivono ai margini".
    "Guardo queste nostre comunità nelle quali, seppur con i miei limiti e le mie fragilità, cerco di mettercela tutta" e "non posso non pensare a quanti invece il cielo non sanno più guardarlo stanchi di tante promesse non mantenute, rassegnati per i tanti treni in partenza con figli che non faranno più ritorno, sopraffatti dalle angherie del malaffare, della furbizia, della violenza criminale e della volgarità 'ndranghetista". Quanto al dibattito politico, "non posso non annotare uno scadimento culturale e per certi versi anche etico". "Osservo con attenzione e con crescente preoccupazione il quotidiano imbarazzante susseguirsi di notizie riguardanti politici collusi con mafiosi, il moltiplicarsi di casi di corruzione ormai vissuta dall'opinione pubblica come una sorta di consuetudine, qualcosa a cui ci si è tristemente abituati, che non indigna più". "E lasciate che vi consegni, infine, la mia pena e la mia tristezza per quelle scene di violenza sempre più numerose che in questi ultimi tempi stanno caratterizzando le tante piazze nelle quali i nostri giovani ovunque in Italia, e non solo, manifestano il loro dissenso e la loro contrarietà ad ogni forma di discriminazione, di guerra, di aggressione all'ambiente".
    Il vescovo, citando padre Ernesto Balducci, chiede dunque ai candidati: "abbiate come sola premura che le coscienze delle persone non diventino subordinate a voi. Rifuggite piuttosto da certa politica clientelare che alimenta il desiderio di dipendere, di consegnarsi in mano a qualcuno, di scaricarsi della responsabilità di scegliere, e impegnatevi piuttosto per una politica che restituisca ad ogni persona il desiderio di essere libero".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza